Category: Voglio Credere


Ieri,con il mio amico Marco,siamo andati in una delle mie montagne preferite,la quale io definisco un ” Tempio “. In un tempo passato,le Alpi Apuane mi hanno salvato,mi hanno fatto cambiare vita,tutte le mie esplorazioni in solitario mi hanno aiutato a cambiare prospettiva,a cambiare il modo di vedere e percepire le cose,una vita più vera,autentica,naturale,basata sulla verità e sull’Amore. Salire su di una montagna non è solo un atto fisico,ma anche un atto spirituale,è un sinonimo della vita. Cosa ci insegna ascendere una montagna? Ci insegna in primo luogo,che niente di straordinario e magnifico ci viene regalato senza impegno e sacrificio,che non ci è dovuto niente,che tutto dobbiamo meritarci o niente otterremo. La salita,la fatica,talvolta la paura e la voglia di rinunciare e mollare,tutto questo induce un carattere debole a scappare,a tornare indietro,a trovare scuse,a dare la colpa a qualcuno o qualcosa,così come nella vita. Ma se saremo capaci di superare queste sensazioni,tentazioni e rimanere fermi e centrati sui nostri obbiettivi,allora passo dopo passo,dolore dopo dolore,gioia dopo gioia,arriveremo ad uno stato di consapevolezza diversa,cioè che siamo più forti di quello che abbiamo sempre pensato,che il nostro corpo può resistere,perché il nostro spirito è forte e se siamo arrivati su di una vetta di una montagna,senza cedere alla tentazione di rinunciare,allora quali altre prove nella vita non saremmo in grado di affrontare? Nessuna! Una delle più grandi lezioni che mi hanno insegnato le montagne è questa: non mollare mai,perchè la gioia,la magia e l’infinita bellezza della vetta è solo per i coraggiosi,per coloro che rimangono centrati e consapevoli e quel dono che solo la vetta sà dare,è quel sentirsi ad un passo dal Cielo,vedere il mondo dall’alto,vedere lontano,molto lontano,da una prospettiva quasi Angelica: e tutto questo non può essere regalato,ne è un diritto,ma và meritato.
 Tiziano Terzani – Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c’è speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all’erta. –

In secondo luogo,le montagne sono una eterna meditazione,perchè ti costringono ad essere nell’attimo presente,nel “qui e ora”. La mente non può permettersi di andare nel passato o nel futuro,perchè se no rischi di cadere e farti male o peggio. Ricordo, quando la mente va troppo nel passato si rischia di diventare depressi,quando invece la mente và troppo nel futuro,si rischia di diventare ansiosi: quando invece la mente,rimane nell’attimo presente,nel “qui e ora” ,la mente è in pace,non deve preoccuparsi di nulla. Ecco l’importanza della meditazione,cioè rimanere nel presente,con la mente libera e sgombra da ogni pensiero. In verità vi dico: le migliori risposte le ho trovate nel silenzio,nella natura,non le ho mai trovate in nessun personaggio spirituale o conferenza di suddetti personaggi. È nella natura che Dio si rivela,è nel cuore umile,in pace e silenzioso dell’uomo che Lui parla.  

 Tiziano Terzani- « Non ci sono scorciatoie, tanto meno quella di un guru che ti apre la via. Questo è un aspetto che varrà la pena di sottolineare, anche per mettere in guardia futuri giovani viaggiatori dal restare intrappolati da questa idea che ‘c’è bisogno di uno che fa luce’. Che la faccia, ma poi tocca a noi giudicare, valutare, fare la nostra esperienza. » ─ 

C’è una magia profonda nel silenzio urlante dei boschi,c’è un estasi nella vetta alta e solitaria,c’è un canto eterno nello spirito degli alberi,c’è una saggezza antica nelle roccia e una luce profonda nei torrenti di montagna. Tutto parla,riecheggia e risuona allo spirito dell’uomo umile,che con mente e cuore aperto prova gratitudine e reverenza per tutto questo,per questi doni della terra e del Cielo. 

Che possiate imparare dalle montagne la forza, per essere indipendenti da tutto e tutti, che possiate avere la pace,per vivere felici,e che possiate sviluppare in voi stessi l’Amore,per imparare la compassione e quindi non essere più schiavi di questa competizione assurda di questa società. – Jvan Bugliani –
– Gesù < ” il Regno di Dio è nel cuore del uomo ” >.

 

LA DISTRUZIONE DELLA FAMIGLIA

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50 sfumature di solitudini.
Altro che “50 sfumature di grigio”,al massimo ” 50 sfumature per rimanere soli .” ( La mia riflessione è ovviamente, su tutto il mondo dei mass media e dell'”informazione” non nello specifico per il film o libro che sia. )

La mia riflessione ( che poi non è solo la mia,ma di tante persone molto più autorevoli di me ) è solo sul fatto che da decenni ormai,la èlite governante del mondo,tramite i mass media stà indottrinando le masse a un liberismo che di fatto rende tutti divisi e quindi schiavi. ” Divide ed impera .” C’è da anni,un opera di distruzione nei confronti della famiglia,del desiderio di essa e al contrario,c’è una promozione costante,ogni giorno,di un modo di vivere egoistico,al solo fine di soddisfare i propri più bassi bisogni,senza rispetto e ovviamente senza fedeltà se non a se stessi,: un popolo così è un popolo debole,confuso,con la testa in aria,facile da prendere in giro e quindi da governare. Un popolo egoista,individualista che non desidera più la famiglia,ma il solo soddisfacimento dei propri desideri egoistici è di fatto una società morta,facilmente manipolabile,ingannabile e ancora più facile da tenere a bada. Poichè mancano i riferimenti,i buoni esempi di rettitudine da seguire,i giovani ( e anche i meno giovani ormai ) sono allo sbando: basta guardarsi intorno,e la realtà che si vede è più eloquente ( per chi ha occhi per vedere e orecchie per ascoltare ) di qualsiasi riflessione filosofica. Ci stiamo distruggendo con le nostre mani,o meglio,con le nostre scelte.
Libri,film,canzoni,programmi televisivi,pieni di messaggi più o meno subliminari che inneggiano ad una falsa libertà e ad una vera distruzione della famiglia e quindi al desiderio di famiglia. Distruzione della famiglia = distruzione di un popolo forte,di uomini forti.
Aristotele disse che la famiglia è la cellula fondamentale della società. Che succede se si elimina il desiderio di famiglia,mettendoci al posto il desiderio di ( falsa ) libertà,evoluzione,emancipazione ? Una società divisa,frammentata,egoista ed individualista. Quindi,più istabilità dalla quale ne consegue una drastica riduzione delle nascite,drastica riduzione dei matrimoni,aumento dell’infedeltà,dei tradimenti in famiglia,divorzi,degli aborti,dei single. Questa è libertà ? No ! Questa è schiavitù. Questa società pornografica ( di falsa ed illusoria libertà ) diventa una droga e come tale crea dipendenza. Una droga che distrugge la capacità di Amare e di assumere la responsabilità di essere padre e madre. La sociologa e critica letteraria tedesca Gabriele Kuby: «Attraverso la rivoluzione sessuale globale le élite al potere attaccano l’ordine della creazione e, così facendo, tutta l’umanità»
” Divide et impera. ”
Tanti osservatori e storici vedono l’attuale istituzionalizzazione di questo caos sessuale imperante, spacciato per progresso e per “libertà” e promosso senza sosta da tutti i media occidentali; nonché dalle industrie hollywoodiane dello spettacolo, dalle industrie musicali e dallo star-system internazionale: settori a completa discrezione e totale controllo del élite mondiale al potere e, le persone comuni sono così confuse,sole e insicure che non sembrano minimamente accorgersene.
Stanno rubando il futuro della nostra terra,delle nuove generazioni.
Dobbiamo cambiare,imparare ad essere forti,ad essere coraggiosi ( non si è ne forti ne coraggiosi se si cede a tutte le facili tentazioni di questo puttanaio di società,ma al contrario,si è deboli ); non siamo obbligati a seguire in ginocchio,come pecore la massa,possiamo ambire a ben altri risultati e ad un più dignitoso e stabile futuro.

Non sono le nostre capacità che ci fanno capire veramente chi siamo, ma le nostre scelte.

Jvan Bugliani

Qui di seguito l’interessantissima intervista di Vito Punzi alla sociologa e critica letteraria tedesca Gabriele Kuby:

«Il sesso selvaggio e il “gender” mirano a distruggere la famiglia e creare un nuovo ordine mondiale»

Signora Kuby, partiamo dal suo ultimo libro denuncia: qual è il motivo che l’ha sollecitata a scrivere?
La constatazione che la liberalizzazione delle norme sessuali rappresenta la linea del fronte dell’odierna battaglia culturale. Io appartengo alla generazione del ’68 e a quel movimento ho partecipato attivamente. Dopo la mia conversione mi sono cadute le bende dagli occhi. Dopo il libro del 2006, dedicato alla rivoluzione del “gender”, ho continuato a raccogliere materiale e in seguito ho sentito la necessità di rappresentare l’evoluzione di questa ideologia, perché tutti percepiscono gli effetti del capovolgimento dei valori, come la distruzione della famiglia, ma sono in pochi a essere coscienti che dietro si cela una strategia delle élite di potere, dall’Onu all’Unione Europea, all’alta finanza.
Dunque qual è il messaggio che intendeva trasmettere?
La deregolamentazione delle norme sessuali conduce alla distruzione della cultura. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 dice che la famiglia è il nucleo della società e che essa ha bisogno, per esistere, di una regolamentazione morale. Con tutto ciò che aggredisce i bambini tramite i media, internet e l’educazione sessuale obbligatoria che viene insegnata nelle scuole, per loro è difficile diventare adulti maturi, cioè in grado di assumersi la responsabilità di essere madri e padri.
Perché nel sottotitolo del libro ha scelto di porre l’accento sulla libertà, o meglio sull’opera distruttiva che in suo nome si sta compiendo?
L’esaltazione filosofica dell’individualismo avvenuta al tempo dell’Illuminismo e le dittature impostesi nel XX secolo hanno portato a considerare come valore più importante la libertà, o meglio la libertà assoluta, che tuttavia nel nostro mondo, così condizionato com’è dai limiti, non esiste. La deregulation delle norme sessuali viene oggi spacciata all’essere umano come parte di quella libertà. Ma cosa succede in realtà quando l’impulso sessuale non è più sotto controllo? Che l’altro viene considerato semplicemente oggetto della propria soddisfazione sessuale. Il dato per cui nella nostra società una ragazza su quattro e un ragazzo su dieci subisce abusi sessuali mostra ciò che accade come conseguenza del fatto che non venga più insegnato l’autocontrollo. Il caos sociale che ne deriva sollecita un sempre maggiore controllo da parte dello Stato; che una situazione del genere conduca alla tirannia lo ha già indicato Platone nel suo Repubblica, 2.400 anni fa.
Perché nel libro si rifà spesso al romanzo di Aldous Huxley, Il mondo nuovo, pubblicato nel 1930?
È affascinante leggere oggi quell’opera profetica, nella quale gli uomini vengono prodotti in laboratorio e formati attraverso media e psicofarmaci per essere felici, i bambini si trastullano con il sesso alla pari degli adulti e tutto viene controllato da “Ford”, il “nostro Signore”. Originariamente Huxley aveva pensato che quella sua “fantasia” si sarebbe realizzata da lì a 600 anni, ma già nel 1949 quel futuro s’era ridotto a un centinaio di anni. Allora non era possibile tutto ciò che è consentito oggi (selezione prenatale, madre in affitto, manipolazione genetica, genitore 1 e genitore 2), ma Huxley era ben cosciente che la vera rivoluzione accade nel cuore e nella mente della persona.
Quali sono a suo parere i motivi della crisi della nostra civiltà?
Lo scarto decisivo c’è stato con la rivoluzione culturale sessantottina. Promossa da sazi studenti figli della borghesia, quella rivolta si fondava su tre impulsi: quei giovani si fecero ammaliare dalle teorie marxiste (nonostante il Muro di Berlino e i carri armati sovietici a Praga, contro la democrazia); in secondo luogo, c’è stato il femminismo radicale, che doveva liberare la donna dalla «schiavitù della maternità» (sono le parole usate da Simone de Beauvoir); il terzo impulso era quello della “liberazione sessuale”. Le parole d’ordine al proposito erano: quando la tua sessualità sarà “liberata”, cioè avrai abbattuto qualsiasi tipo di condizionamento morale, allora potrai costruire una società libera dall’oppressione. Quella generazione, la mia, fallito il tentativo di coinvolgere il “proletariato”, ha compiuto una vera e propria “marcia dentro le istituzioni”, tanto che, quello che ieri era un movimento d’opposizione, oggi rappresenta la politica ufficiale delle grandi organizzazioni internazionali, di molti governi nazionali, non solo di sinistra. E i media che determinano il mainstream seguono questa “agenda”.
Un altro riferimento interessante per le sue valutazioni è stato il libro della studiosa belga Marguerite A. Peeters, La globalizzazione della rivoluzione culturale occidentale…
Non interessante, fondamentale, perché mi ha aperto gli occhi. Da parte mia mi sono concentrata sul nocciolo di quella rivoluzione: la deregulation delle norme morali che regolano la sessualità. La rivoluzione sessuale globale viene promossa dalle élites al potere. Ho già detto di Onu e Unione Europea, ma con esse si deve intendere l’intera rete di impenetrabili sotto organizzazioni: di queste fanno parte gruppi industriali globalizzati, grandi fondazioni come Rockefeller e Guggenheim, persone molto ricche come Bill e Melinda Gates, Ted Turner e Warren Buffett, o grandi Ong come la International Planned Parenthood Federation e l’Unione Internazionale delle lesbiche e degli omosessuali (Ilga). Tutti questi soggetti lavorano nei livelli superiori della società avendo a disposizione enormi risorse economiche. E tutti hanno un interesse comune: ridurre la crescita della popolazione su questo pianeta. L’aborto, il controllo delle nascite tramite contraccettivi, la distruzione della famiglia: tutto questo serve lo scopo della creazione di un nuovo ordine mondiale.
Qual è dunque il ruolo del “Gender Mainstreaming” in questo contesto “rivoluzionario” globalizzato?
Il concetto di “Gender” presuppone che qualsiasi orientamento sessuale – eterosessuale, omosessuale, bisessuale e transessuale – sia equivalente e debba essere accettato dalla società. L’obiettivo è il superamento dell’“eterosessualità forzata” e la creazione di un uomo nuovo, cui lasciare la libertà di scelta e di godere della propria identità sessuale indipendentemente dal suo sesso biologico. Chiunque si contrapponga a ciò, singole persone o Stati, viene discriminato come “omofobo”. Si tratta di un attacco mondiale all’ordine della creazione e, così facendo, all’intera umanità. Esso distrugge il fondamento della famiglia e in questo modo consegna ai despoti di turno la persona che non riesce più a riconoscersi, se uomo o donna.
Nel suo ultimo libro attacca duramente la pornografia e chi la tollera.
Sì, perché la pornografia è una droga e come tale crea dipendenza. Una droga che distrugge la capacità di amare e di assumere la responsabilità di essere padre e madre. Inoltre costituisce un piano inclinato sul quale è facile scivolare verso quell’abisso della criminalità sessuale che finisce col coinvolgere anche i bambini e i giovanissimi. A proposito della Germania, esistono dati allarmanti: il 20 per cento dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni “consumano” quotidianamente pornografia, il 42 per cento almeno una volta alla settimana. Che persone potranno formarsi in queste condizioni? Ed è difficile farsi una ragione del motivo per cui l’Unione Europea si dimostra essere così aggressiva contro il fumo ma non fa nulla per impedire l’imbruttimento provocato dalla pornografia.
In questa situazione di “rivoluzione sessuale globale”, qual è il compito dei cristiani?
Si tratta ovviamente di un tema che riguarda ciascuno di noi. Ci piaccia o meno, dobbiamo anzitutto mettere ordine nella nostra vita sessuale, così che la vocazione umana sia all’altezza del vero amore, l’amore che dona la felicità. Se non è così non è possibile neppure trovare le motivazioni per affrontare una battaglia del genere, che è per la dignità dell’uomo, per la famiglia, per i nostri figli, per il futuro. ”

– La tedesca Gabriele Kuby, nata a Costanza nel 1944, è per formazione sociologa e autrice di saggi legati all’educazione e alla sessualità. Madre di tre ragazzi, si cimenta volentieri anche con la traduzione dall’inglese (per oltre vent’anni nell’ambito dell’esoterismo e della psicologia). A lungo impegnata nei movimenti studenteschi tedeschi sorti dal Sessantotto, Gabriele Kuby si è convertita ed è entrata nella Chiesa cattolica ricevendo il sacramento del battesimo il 12 gennaio 1997, festa del Battesimo di Gesù. Il suo primo libro (Mein Weg zu Maria – Von der Kraft lebendigen Glaubens, La mia strada verso Maria – Sulla forza della fede viva) è stato un best-seller.
Come pubblicista concentra il suo interesse sui vicoli ciechi intrapresi dalla società moderna, indicando la via d’uscita in una nuova coscienza dell’esperienza cristiana. L’unico suo libro pubblicato in Italia è Gender Revolution. Relativismo in azione (Cantagalli 2008) e rappresenta un grido d’allarme indirizzato a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea: in ogni ambito del vivere pubblico va riconosciuta come fondamento della famiglia la differenza sessuale tra uomo e donna. A un anno fa risale il suo ultimo libro pubblicato in Germania, La rivoluzione sessuale globale. Distruzione della libertà in nome della libertà: «Era il 31 settembre del 2012 – ricorda Gabriele Kuby – quando ho avuto il privilegio di consegnare personalmente una copia del libro a Benedetto XVI, e per me è stato un grande incoraggiamento sentirgli dire “Ringraziamo Dio per quello che dice e scrive”».

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Sono sempre più convinto che il problema di questa società non sono i cattivi; ma i superbi,gli incapaci,coloro che credono di sapere tutto e di essere i migliori di tutti. Il superbo,lo stolto,non si fa domande, ha solo paura di perdere quello che conosce. E se tu parli in modo che a lui sembra una minaccia a cio che gli e’ abitudinario, ti da contro. La ricerca della verità,in ogni campo,in ogni settore,dentro se stessi,dovrebbe essere tra le grandi priorità nella vita e invece questa società stà morendo di illusioni,di falsità. Il fatto, è che la gente ha più fame nello stomaco di quella che ha nella testa. Ecco il problema.

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Questo genere di rapporti,quando mi rendo conto che sono tali,ne prendo subito le distanze. Perchè? Perchè quando non c’ê ne vera Amicizia,ne vero Amore,allora è solo ” Occasionale convenienza “: cioè un usare l’altra persona quando si ha bisogno. È solo un usarsi a vicenda; vuoi per compagnia,solitudine,o per qualcosa di più pratico,ma è sempre un usarsi. Infatti quando il bisogno cessa,quella persona non si fà più sentire. Rapporti tossici,appunto; privi di verità.di vera amicizia e vero amore. Da evitare accuratamente.

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Queste parole,dato il contesto sociale in cui viviamo,potrebbero risultare anacronistiche,tuttavia le condivido,poichè rispecchiano il mio pensiero. Preferisco la chiarezza,preferisco far sapere il mio pensiero e pretendo di sapere se una persona vuole solo giocare nella vita ( rapporti falsi basati sul riempimento della propria solitudine e sulla vanità,che quindi poi sfociano in logici tradimenti,poligamia ecc ecc. ) o crede invece ( come me ) nel valore di un rapporto vero,stabile,basato sulla verità,sull’Amore ( monogamia,fedeltà,progetto di vita insieme ) . Mai come oggi,in questa realtà allo sbando,confusa,servono persone che prendono una posizione chiara,o questo caos,questa anarchia non avrà fine. Troppa superficialità,ma soprattutto,troppa ambiguità. Io non pretendo di avere intorno persone perfette; ma chiarezza,si. Il mio concetto ê: ” dimmi chi sei. Non ti giudico,ma voglia sapere da che parte stai,come la pensi,dove vuoi andare ( parlando un pò in metafora ). Al giorno d’oggi c’è troppa ambiguità,troppo perbenismo e qualunquismo. Se siamo onesti nei confronti delle persone,se siamo chiari sù ciò che vogliamo,ciò che pensiamo,chi siamo,evitiamo di perdere tempo e di far perdere tempo,saremo tutti più liberi di scegliere: e invece oggi come oggi,mi sembra tutto uno squallido teatrino dove ogniuno recita la sua bella parte di ciò che non è,solo per arrivare ai propri egoistici fini. Detesto le persone “peace and love “,amici di tutti che danno ragione a tutti,senza prendere mai una posizione per paura di sbilanciarsi o della solitudine ( conosco molta gente che a me dicono una cosa,poi li vedo fare tuttaltro ): un comportamento del genere è una dichiarazione di debolezza di carattere,paura,falsità ed ipocrisia . Ciò che penso è questo: ” La verità sopra ogni cosa “; tutto il resto è vuoto a perdere.
Jvan Bugliani

” Chi vuole imparare ad Amare,deve prima imparare a rinunciare ”

Cit. – ” C’è gente che passa la vita facendo sesso ed illudendosi di amare, ma si fa veramente l’amore solo quando si spoglia anche l’anima.Se è nudo solo il corpo si sta facendo sesso.Il corpo potrà anche godere ma non sarà mai nulla al confronto del piacere di due anime che si amano pienamente. ”
cit.

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È da tempo che ho scelto di lasciare la vita mondana. Avevo capito che lì non c’era,ne mai ci sarebbe stata,vera felicità,pace,amore e un dignitoso futuro; ma al contrario,vi era solo vanità,falsità e una sterile e vuota competizione per il nulla. Solo nella natura c’è pace,felicità,verità,amore e di conseguenza,un degno futuro.
Le parole che seguono,sono di Francesco Guccini; le condivido tutte.
Addio
” Nell’anno ’99 di nostra vita
io, Francesco Guccini, eterno studente
perché la materia di studio sarebbe infinita
e soprattutto perché so di non sapere niente,
io, chierico vagante, bandito di strada,
io, non artista, solo piccolo baccelliere,
perché, per colpa d’altri, vada come vada,
a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,
io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite,
riflettori e paillettes delle televisioni,
alle urla scomposte di politicanti professionisti,
a quelle vostre glorie vuote da coglioni…
E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo “vero”
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l’umiltà…
Io, figlio d’una casalinga e di un impiegato,
cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia,
io, tirato su a castagne ed ad erba spagna,
io, sempre un momento fa campagnolo inurbato,
due soldi d’elementari ed uno d’università,
ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà…
Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,
ai ceroni ed ai parrucchini per signore,
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,
a chi si dichiara di sinistra e democratico
però è amico di tutti perché non si sa mai,
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
ed è anche fondamentalista per evitare guai
a questo orizzonte di affaristi e d’imbroglioni
fatto di nebbia, pieno di sembrare,
ricolmo di nani, ballerine e canzoni,
di lotterie, l’unica fede in cui sperare…
Nell’anno ’99 di nostra vita
io, giullare da niente, ma indignato,
anch’io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco
che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile…
mio amico… “

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Il problema dell’essere umano è il suo ego,la sua vanità, che sfocia nel più cieco egoismo,il quale lo porta a conquistare,tradire e distruggere in un ciclo che si ripete lungo la storia. Solo cambiando noi stessi,possiamo riuscire a cambiare la nostra società e il suo/nostro declino spirituale e morale. Incominciare ad osservare la realtà senza illudersi o dare qualcosa per scontato: incominciare a ripudiare ogni forma di disonestà,menzogna,falsità e ambiguità. Incominciare a fare chiarezza dentro e fuori di noi ed eliminare ombre e cose poco chiare. Scegliere la strada del giusto,che si basa sul rispetto,sull’Amore,sull’onestà. Ridare valore alla Verità,all’onestà,alla giustizia ( soprattutto essere forti e risoluti nel valore dell’onestà e della giustizia ),alla famiglia tradizionale,al matrimonio e ripudiare con determinazione questo puttanaio morale che si stà sviluppando,fatto di superficialità,promisquità,tradimenti e famiglie falsate e distrutte dall’egoismo e dalla lussuria del singolo. Rispettare la nostra madre Terra,la quale senza i suoi frutti avremmo ben pochi giorni di vita. Gandhi disse: ” Diventa il cambiamento che vuoi vedere “. Ecco,se vogliamo una realtà più vera,onesta,pulita,dobbiamo prima diventare così noi stessi: combattere le iniquità dentro e fuori di noi e non essere complici di persone disoneste,false ed ambigue. Fare chiarezza è più che opportuno,è necessario. Ma tutto questo non potrà mai accadere se non eliminiamo il nostro cieco orgoglio,il nostro egoismo,le nostre illusioni,la nostra superbia e la nostra vanità. Solo imparando l’umiltà,potremmo,forse,cambiare.

Jvan Bugliani

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Io credo che ci sia un progetto occulto da parte di satana e i suoi seguaci ,al fine di distruggere il concetto di Vero Amore e la famiglia tradizionale. Distrutti questi due elementi,ottengono ciò che hanno sempre voluto: anime per il loro inferno e caos ( morale ) sulla terra. Tuttavia c’è un risveglio spirituale e di consapevolezza in atto: satana e i suoi seguaci vinceranno ancora diverse battaglie,molte persone ancora ci cascheranno e saranno ingannate,ma alla fine il loro progetto fallirà.

Jvan Bugliani

COME VINCERE IL MALIGNO – Don Gabriele Amorth

Se rileggiamo gli abbondantissimi passi in cui la Madonna a Medjugorje ci mette in guardia da satana, ci accorgiamo che vengono anche indicati i rimedi per vincerlo. Sono i rimedi che troviamo puntualmente nella Parola di Dio: lì c’è tutto. Incominciamo ricordando che l’azione del maligno (è questo il termine preferito dal Nuovo Testamento per indicare i demoni) ha due aspetti: c’è un’azione ordinaria a cui tutti siamo soggetti. Anche Gesù, volendo essere in tutto simile a noi, tranne che nel peccato, ha accettato di subire l’azione ordinaria del demonio, ossia le tentazioni. Come vincerle? Gesù stesso ci indica i due mezzi indispensabili: “Vigilate e pregate per non cadere in tentazione” (Matteo 26,41). In tutti i suoi messaggi la Regina della Pace ci incoraggia alla preghiera; e continuamente ci mette in guardia dal maligno, dalle tentazioni del mondo, dalle debolezze della nostra natura ferita. Sarebbe utile uno studio apposito su questo tema.

Esiste anche un’azione straordinaria del demonio. Oltre all’aggravarsi di tentazioni, il maligno ha dei poteri, per permissione divina, tali da causare tormenti particolari. Sono solito elencarli in cinque forme: tormenti esterni, possessione, vessazione, ossessione, infestazione. Ne parleremo più dettagliatamente la prossima volta. Qui mi preme rilevare come la Madonna non insista tanto su queste singole forme, quanto invece sui mezzi che abbiamo per sconfiggere satana. Non bastano, talvolta, la preghiera e la vigilanza; il Signore ci chiede di più. Ci chiede il digiuno e sopratutto l’esercizio delle virtù, in particolar modo dell’umiltà e della carità. Queste due virtù, tipicamente cristiane, sconcertano satana, lo spiazzano completamente. Il maligno è tutto orgoglio, ribellione a Dio, arroganza. E non c’è dubbio che l’orgoglio è il più forte dei vizi, tanto che nei Salmi (18) è chiamato “il grande peccato’. Di fronte a un’anima umile il demonio non può niente. Notate che l’umiltà ha due aspetti complementari: sentirci niente, perché consci della nostra debolezza; confidare in Dio, che ci ama e da cui ci viene ogni bene. Il demonio sa benissimo queste cose e ci attacca o col compiacimento di noi stessi o con ogni forma di scoraggiamento.

La carità è poi la regina delle virtù e ha tanti aspetti: donare, donarsi, essere miti e comprensivi… ed è incomprensibile al demonio, che è tutto odio. Ma c’è un aspetto particolare della carità che è veramente eroico (è forse il precetto più difficile del vangelo) e che ha una forza particolarissima contro gli assalti del demonio, oltre che contro le particolari vittorie che satana può avere ottenuto su di noi: perdonare di cuore e amare i nemici (ossia quelli da cui abbiamo avuto del male e che forse continuano a farcene).

Mi è capitato abbastanza spesso di esorcizzare delle persone possedute dal demonio o colpite da disturbi malefici minori; e mi è capitato di notare che i miei esorcismi non ottenevano nessun effetto. Allora ho cercato di individuare, con l’aiuto della persona colpita, se c’era qualche causa che impediva l’azione della grazia. Sempre ho incominciato dalla carità in queste due forme particolari: interrogavo per sapere se nell’animo di quella persona c’era dell’odio, o anche solo del rancore; se mancava quel “perdono di cuore” che Gesù esige per concederci il suo perdono. E interrogavo sull’amore: se c’era qualche persona che non era amata sinceramente. Insieme si cercava tra i parenti più prossimi, tra gli amici, tra i colleghi, tra i vivi e anche tra i defunti. E quasi sempre ho trovato delle carenze e ho detto chiaro che era inutile continuare con i miei esorcismi se quell’ostacolo non veniva rimosso. Ho visto casi di perdono dati proprio di cuore, riconciliazioni eroiche, preghiere e celebrazione dimesse a favore di persone da cui si continuava a ricevere del male. Rimosso l’ostacolo, la grazia di Dio scendeva con abbondanza. Sia ben chiaro che ci si può liberare da satana anche solo con la Parola di Dio, le preghiere, i sacramenti, il perdono, l’amore sincero: senza esorcismi. Ma gli esorcismi non hanno effetto se mancano questi esercizi.

Vorrei terminare ricordando una verità: chi sono i più assaliti, i più colpiti da satana? Sono i giovani. Per cui la loro vittoria è doppiamente meritoria. Ce lo ricorda S. Giovanni quando esclama: “Scrivo a voi, o giovani, che siete forti e avete vinto il maligno (Giovanni 2,14). Si è richiamato a questa frase il S. Padre, quando è andato all’Isola di S. Michele nelle Azzorre (l’11 maggio scorso); e ha proseguito: “Siate forti per la lotta. Non per la lotta contro l’uomo, ma contro il male; o meglio, chiamiamolo per nome, contro il primo artefice del male. Siate forti nella lotta contro il Maligno. La tattica di quest’ultimo consiste nel non rivelarsi apertamente, affinché il male, da lui innescato, riceva il suo sviluppo dall’uomo stesso… E’ necessario risalire costantemente alle radici del male e del peccato, giungere ai suoi meccanismi nascosti. Giovani, voi siete forti e vincerete il maligno se la Parola di Dio rimarrà in voi”.

Tutto è preghiera se fatto con amore, smetti di pregare quando pecchi (mollando , cadi in tentazione)

D. Gabriele Amorth

Fonte : Tratto dall’Eco di Medjugorje nr.83
La Parola di Dio ci istruisce per vincere tutte le insidie di satana. Forza particolare del perdono ai nemici. Il Papa ai giovani: “Chiamiamo per nome il vero nemico”

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Anche questa festa della donna è passata. E che dire!? Solite scene,solite cose che si ripetono anche per tutto il resto dell’anno. Mi sorge una domanda: ma anche a 50-60 anni ci si dovrà ridurre ad andare nei bar a cercare un pò di attenzioni e compagnia!? Perchè se questa è la prospettiva che dà questa realtà,allora è probabile che siamo molto più poveri noi dei paesi del terzo e quarto mondo. Non mi sò immaginare per tutto il resto della mia vita,continuare a far cose vuote,elemosinare attenzioni e compagnia per un paio d’ore di illusioni. Chi ha famiglia cerca in segreto ( che poi tanto segreto non rimane mai ) distrazioni extra-coniugali,ma mi domando: chi è single,cerca distrazioni da se stesso!? E a quale fine poi,visto che un comportamento del genere fà rimanere ancora più soli,accentuando quel senso di vuoto ed insoddisfazione?! Se niente viene preso più sul serio,se tutti ci prendiamo in giro ( mascherati però da buoni amici ),se ogniuno è schiavo del proprio egoismo,non è che finiremo per vivere una vita di illusioni in cui niente è reale e tutto è lecito,dove nessuno rispetta nessuno!? Tutto questo ha il sapore di solitudine e disperazione. Penso che la cosa più difficile sia capire realmente chi sono le persone che abbiamo intorno,ma anche la cosa più necessaria da fare per non vivere di illusioni o inganni. Penso che anche se ci conosciamo da una vita non per questo siamo amici necessariamente: fare l’amico, non è proprio uguale ad essere amico. Personalmente vedo tanti “amici” che quando non c’è uno ne sparlano e quando non c’è un’altro uguale,così a rotazione,facendo però finta quando si è tutti insieme di essere amici. O ancora peggio quando c’è una donna o un uomo di mezzo,allora lì è proprio tutti contro tutti e l’amicizia và a farsi benedire, facendo sempre comunque gli “amici”,quando poi in segreto se ne combina di ogni. E poi ci sono quelli che fanno gli amici solo per usarti,finchè possono prendere qualcosa,quando poi quel qualcosa non possono più prendere,allora smettono di essere amici e spariscono. Ormai,per esperienza,sono giunto alla conclusione che il detto popolare ” fidarsi è bene,ma non fidarsi è meglio” ,e ” quello che conta sono i fatti e non le parole”, siano la strada giusta da seguire per non vivere di prese per il c…, e di illusioni. Personalmente,dati alla mano,io nell’amicizia,intesa nel senso più puro e vero del termine,credo veramente poco in questa realtà.
Comunque,sono solo mie riflessioni,è che non posso fare a meno di domandarmi se questa “normalità” deve andare avanti e ripetersi per tutta la vita,poichè io ho aspettative molto più grandi di questi rapporti illusori e fugaci,di questa “normalità” che ci induce ad accontentarci di briciole e cose mediocri; come se non meritassimo qualcosa di meglio: e invece io penso che tutti meritano il meglio,tutti meritano un Vero Amico,il Vero Amore ( esclusivo,senza questa moda di tradimenti vari ),una aspettativa di vita più vera,pulita e soddisfacente. A questo proposito è interessante questo pensiero:
da “V. De Biasi – Come tu mi vuoi”

“Nessuno ha più voglia di fare l’amore,
non c’è più spazio per i veri sentimenti. E’ rimasto solo il sesso, quello che gli uomini chiamano “una sana svuotata di palle “.
E lo trovi ovunque. La ricerca è facile e veloce, come trovare i biscotti del Mulino Bianco al supermercato.
Che ti rimane?
Un senso di vuoto e un po’ di profumo sulla pelle, che va via alla prima doccia. E’ come bere l’acqua nel deserto e avere di nuovo sete dopo pochi minuti. Una cosa o un’altra ti è indifferente. Cambiando di continuo si perde il valore dell’unicità.
Solo l’amore vero toglie la sete, sazia.
Di quello c’è sempre meno traccia.”

Molte persone sono come una casa imbiancata e pulita all’esterno,bella da vedere; ma all’interno è vuota e sporca. Come disse il Dalai Lama : ” viviamo nell’epoca in cui si mette tutto sul davanzale per occultare il vuoto della stanza “. È così. Tuttavia per quanto si possa nascondere un segreto,la verità non può essere eliminata,ma solo nascosta e,mai, per sempre. Avere pazienza e aspettare cose più pure e pulite di quanto ci viene offerto da queste società in cui tutto è in offerta a poco prezzo,è una necessità,poichè cose di poco valore lasciano un vuoto dentro che si ripete e rinnova giorno dopo giorno,dando una sensazione di insoddisfazione perenne. Penso sia doveroso trasmettere un messaggio di forza,per non accontentarci della mediocrità,di rapporti superficiali,falsi e privi di futuro e,al contrario,ambire a famiglie autentiche,basate sull’Amore vero,nonostante il cammino opposto di questa realtà.
Anche a questo proposito leggete questa breve storia :
“Parlavo con mia nonna ieri, parlavo di quel lui che mi aveva tradita, ferita.E lei mi ha detto: ”Sai, ai miei tempi quando un uomo si innamorava di una donna la amava e la rispettava sempre. Un giorno ero al mercato, io e nonno ci eravamo appena conosciuti e siamo andati a spasso tenendoci la mano. Ad ogni bancarella qualcosa mi meravigliava, bracciali, orecchini, colori, era tutto bellissimo ma a quei tempi i soldi mancavano e non potevo permettermi nulla.
Quando mi riaccompagnò a casa mi salutò con un bacio, con la promessa che mi avrebbe chiamato una volta a casa.
E lo ha fatto, lo faceva sempre, lo fa ancora adesso e sono passati 50 anni. Il mattino dopo vicino al mio letto trovai una piccola busta, al suo interno c’erano un paio di orecchini bellissimi, di quelli che avrei voluto comprare ma non mi potevo permettere.
Brillavano erano la cosa più bella che io avessi mai ricevuto, così lessi il bigliettino che diceva ”Questi orecchini non sono segno del mio amore, ma il sorriso che avrai tu quando li indosserai, si, quello sarà il segno del mio amore. Probabilmente adesso una cosa del genere sarebbe considerata troppo dolce da parte di un uomo, quando invece non sanno che per rendere felice una donna basta poco, basta amarla ogni giorno, senza dimenticarsi di chiamarla, senza tradirla, senza mentirle, senza lasciarla sola. Lo so che forse ti sembra impossibile che esista ancora un uomo così adesso ma sono quasi sicura che da qualche parte ancora c’è e non smettere di cercarlo, non smettere mai. Perché l’amore non è mai lacrime, tristezza, paura, insicurezza, solitudine, mai. L’amore è amore, e se c’è non smette mai di brillare. Non accontentarti del non amore, abbi coraggio e cerca quello vero. Quello che nessuno ha più il coraggio di provare.”

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( qui,Gesù che nel deserto viene tentato da satana. Gesù ha rifiutato tutte le ricchezze materiali che gli ha offerto e rimanendo fedele alla parola e all’amore di Dio con il suo esempio ci ha salvato).

Il messaggio di Gesù era considerato da molti,all’epoca,una follia,perchè andava contro il modo di vivere confusionario e ingiusto del tempo. Anche oggi è la stessa cosa,ma noi cristiani,dobbiamo combattere queste tentazioni del mondo: satana per attirarci a lui e al suo dolore eterno,ci vuole tutti in questo troiaio di realtà,senza più regole,amore vero,amicizia vera,dove non c’è più rispetto per nessuno,in nome di questa libertà che diviene solo una prigione ed una schiavitù giorno dopo giorno. Dobbiamo ribellarci,ri-diventare “folli”,come lo è stato Gesù. Altrimenti non ci sarà salvezza in questo delirio di realtà.

Jvan Bugliani

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Di ritorno da un stupendo ritiro spirituale dai miei amici eremiti,nel loro magico eremo-santuario di Minucciano. Giorni passati a meditare,a conversare di argomenti edificanti,ad esplorare boschi solitari le cui uniche presenze sono stati i caprioli. Ho ricevuto anche col rito antico all’altare il santo scapolare del monte Carmelo,un oggetto dal grande significato e dal grande potere spirituale. Mi ci volevano questi giorni,per rigenerare lo spirito per rielevare l’anima,per rinvigorire la consapevolezza di questa vita. La realtà nella quale vivo,questa società fatta di vanità,superbia,egoismo,superficialià,inganno,illusioni; è a dir poco un puttanaio, e per fortuna esistono ancora questi posti,quasi fuori dal tempo,dove rigenerare corpo e mente,ripulire il cuore dal fango della realtà quotidiana,dal troppo rumore e da parole inutili,ipocrite e vuote: per fortuna che esistono ancora persone,questi eremiti,che vivono in maniera pulita ed è veramente un miracolo considerando questo mondo sporco. Ancora una volta ho ricevuto grandi lezioni: ” Dio ci ha creati per la vita eterna,il diavolo ha portato la morte. Cristo ha trionfato sulla morte. Se togliamo Dio dalla nostra vita il destino che ci aspetta è il diavolo,la perdizione,l’inferno,cioè la definitiva lontananza da Dio e,quindi,la morte. Se accogliamo Dio nella nostra vita,come Maria nel suo grembo,il nostro destino è nell’eternità della gioia. . Prima o poi,aggiungeva, dovrà scegliere da che parte stare. Ecco l’azione del demonio: spostare l’attenzione da Dio alle cose terrene; negare l’azione salvifica di Gesù,dileggiare la promessa della felicità eterna,insistendo su quella che viene considerata l’unica liberazione, che solo può venire dal dare libero corso ai sensi. E va bene quando a un certo punto della vita ci si rende conto di aver inseguito il nulla,di aver sprecato un’intera esistenza per un pugno di mosche. Facile il riferimento letterario a un personaggio di Gabriele D’Annunzio,forse immagine dell’autore stesso,che nel “Piacere”,si trova ad affrontare proprio questo senso del nulla scaturito da una vita dissoluta. Il suo problema non è nel senso di colpa,ma il sentire che quella libertà di peccare che tanto aveva cercato,in realtà ha finito per legarlo come fosse . Il sentimento che prova è ,oltre allo sconcerto nel constatare che le non riescono più a tenere . È il peccato che si accompagna alla sua condanna. Papa VI ci ricorda che il diavolo agisce <>.” Viviamo in una realtà conformista e omologante,lontana dalla vera verità, (dove l’Amore diventa un guscio vuoto da riempire arbitrariamente…una parola abusata e distorta fino a significare il contrario), dove la maggioranza assume gli stessi comportamenti: il messaggio di Gesù porta fuori dagli schemi,dal modo di vivere comune. Papa Benedetto XVI si sofferma particolarmente su questo concetto. L’afflizione di cui parla Gesù,spiega,<>. ( Gesù fu amato da molti per la Verità eterna e d’amore che portava,ma fu anche odiato,e stava antipatico a molti,perchè Lui attestava il peccato nel quale vivevano le persone,e la gente,allora come oggi,non volevano sentirsi dire che sbagliavano e che vivevano nel peccato ). Come stà scritto nel libro di Padre Amorth: <>. Il cristiano deve essere attento,militante,nonostante il mondo molte volte gli sia contro,anche se questo può creare afflizione. E proprio agli afflitti,annota il Papa,viene promessa consolazione,così come ai perseguitati il Regno dei Cieli. Il regno di Dio,questa è la vera consolazione: stare nella protezione della potenza di Dio ed essere sicuri del suo Amore>>.” Il Cristiano può sbagliare,cadere nell’errore,ma deve sempre rialzarsi e mirare sempre alla Verità e a l’Amore, nonostante tutto. Grandi giorni sono stati per me,giorni di meditazioni,studio,conversazioni edificanti,escursioni e avventure nei boschi,tanta pace,tanto rilassamento e soprattutto energia nuova e pulita. È un mondo che inganna,belle parole,belle faccie e pessimi fatti; per fortuna che esistono ancora luoghi e persone così,pulite,vere,dove c’è verità,semplicità e finalmente nessuna maschera. Se vivessimo in una società fatta di persone così pulite,il cuore di tutti sarebbe in pace,felice e,la falsità e l’inquietudine sarebbero solo un triste lontano ricordo.

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Jvan Bugliani

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Riflessione per un mondo unito,senza confini di razze,colori,discriminazioni; anche se alle volte è difficile crederci,dato il delirio,l’egoismo e il decadimento morale in cui è caduto ( volutamente ) l’ uomo: tuttavia, c’è una speranza che non muore. Venti di guerra si riaffacciano sull’Europa e questa volta il conflitto potrebbe estendersi a livello globale mettendo così a grave rischio l’intera razza umana; eppure in giro tra la gente,sento solo parlare di cose frivole ( c’è una partita di calcio,dove andiamo in vacanza,o nuove donne a cui correre dietro ),allora mi chiedo: avverrà come nelle sacre scritture,dove stà scritto che l’apocalisse ci sorprenderà all’improvviso e poi noi staremo stupefatti a chiederci,come sia potuto accadere. Se Obama ( premio nobel per la pace ) attaccherà la Siria,Putin interverrà a difesa di Damasco,che tradotto significa che se Stati Uniti e Russia entreranno in conflitto tra di loro,sarà terza guerra mondiale ( salvo miracoli divini ) e noi in Italia tra una partita di calcio e l’altra,tra una trombata e l’altra,tra un tradimento e l’altro, ne saremo tutti coinvolti,visto che siamo al centro del Mediterraneo. Ma se ne parla poco,quasi con la speranza,forse,che ignorando il problema,il problema si risolva da sè; non è mai stato così ne mai lo sarà. Parlare di un problema,di una cosa iniqua,aiuta a conoscere,a capire,ad informarsi: chi perpetra il male,conta sull’ignoranza delle persone,per difenderci dobbiamo avere la forza e il coraggio di porci sempre nuove domande,conoscere,capire,non dare mai nulla per scontato. C’è qualcuno ( per chi ha fede,si chiama Satana ) che vuole gettare questo mondo nel caos,per attirare sempre più anime nel suo inferno ed opera a questo fine da sempre,utilizzando le migliori tecnologie del momento. Televisioni,internet,telefonini,qualunque cosa che entra in contatto quotidianamente con le persone,ogni giorno entra nelle nostre case con messaggi distorti,propone una libertà senza regole,rispetto,la quale alla lunga diventa solo una prigione,una schiavitù dalla quale è molto difficile uscirne. Sgretola dall’interno le fondamenta su cui si basa ogni società dell’uomo,cioè,Famiglia,Fedeltà,Amore: ci sono più divorzi che matrimoni ( almeno hanno il coraggio di divorziare,invece che vivere una vita di ipocrisia ),la famiglia tradizionale fatta di Amore,fedeltà,comprensione,rispetto,sacrificio,stà morendo ( e i nostri figli che esempi avranno da seguire? Se loro sono il futuro,su quali basi si regge questo futuro? Un futuro nel caos,tra tradimenti ed inganni,senza nessun valore positivo a cui aspirare!! ), in nome del proprio egoismo personale ( a questo proposito,non guardate mai il programma tv,Forum,perchè se no perderete ogni speranza ): il concetto stesso di fedeltà,ormai si è trasformato in : ” devo soddisfare i miei bisogni “,della serie : ” io “amo ” i miei figli e mia moglie,ma devo trombarmi ogni donna che vedo “,quante storie ho sentito così ( lo ripeto,non guardate mai Forum alla tv !! ). Se si colpisce la famiglia,che è ciò su cui si è sempre basata ogni società fin dalla preistoria,si sgretola l’intera società,una società nella quale non si crede più in niente,senza più valori positivi da strasmettere,con i quali dare l’esempio,diventa una società morta,una società dominata dell’egoismo,dove cane mangia cane,dove niente è come appare,dove Amore,fedeltà,amicizia,rispetto per tutte le persone,sono sacrificati in nome del proprio individualismo. Una società del genere non può ,ne potrà mai,produrre Felicità,pace e armonia,bensì, i suoi frutti sono e saranno sempre: iniquità,guerre,tradimenti,insodisfazione perenne,caos,confusione,infelicità, ed instabilità. La vita presente,che determina la vita futura,è una questione di scelte. Segliere la Luce,la positività e rinnegare l’ oscurità,la negatività con tutti i suoi inganni in ogni sua forma,è l’unica via per dare una nuova speranza e un futuro diverso a questa nostra bellissima Terra,a questo nostro magnifico dono,opportunità,chiamato ” Vita “; chi vive nel male si condanna da sè; ma chi vive e combatte per la Luce,per la giustizia,per la verità,si salva da sè.

 Amore e pace a voi.
Ieri ero,come di frequente,in meditazione. Nel silenzio,in mezzo alla natura,tra il mare e il bosco,mi rilassavo diventando un tuttuno con il creato. Non c’e’ diavoleria tecnologica che tenga; il piu’ grande spettacolo,divertimento ed intrattenimento,e’ nella natura,ed e’ gratis.
In mezzo a questa quiete,a questa pace,a questa meraviglia,data dal vento fra i rami,il luccichio del mare,un raggio di  sole tra le nuvole,il profumo della terra,il canto degli uccelli,il sentiero tra gli alberi che porta vicino e lontano,l’infinito che sa’ di liberta’ ed eleva lo spirito a piu’ alte verita’ e ad una vera liberta’,dell’anima,della mente.
Il corpo e’ prigioniero di questo mondo,ma la mente appartiene ad un altro tempo,ad un’altro spazio; puo’ percepire echi di infinito.
Ed e’ in questa pace,in questo silenzio,lontano dalla confusione della societa’ umana,che sono stato ispirato nel mezzo della mia meditazione;  parole sono discese in me, come acqua dolce sono sgorgate dalle mie mani e non ho potuto fare altro che scrivere.
Ero indeciso se metterle qui o no,comunque ho pensato che sia giusto condividerle con chiunque fa un cammino spirituale o che comunque pensa che ci puo’ essere qualcosa di piu’ di cio’ che i nostri occhi vedono. Fermo restando che ogni essere umano deve fare il proprio cammino,con il suo liberoarbitrio (cioe’ la facolta di scegliere) dato da Dio,ogniuno sul suo personale e diverso sentiero.
Qui sotto ho ricopiato cio’ che ieri nella natura ho scritto,immeritatamente ispirato da echi di infinito. Ringraziando sempre,ogni giorno,Dio,Gesu,per avermi veramente salvato e cambiato la vita. Mi sembra ancora un miracolo,visto quanto vivevo prima, schiavo e perso nel materialismo e nella vanita’, confusione del mondo.
Che Dio vi benedica
 
 
IL PETTIROSSO
 
Io,                                                   
io sono il Pettirosso,ed il mio petto e’ rosso;
per il sangue ed il dolore del mondo.
Volo quassu’,
sto’ su questo ramo,tra le nuvole e le stelle,
dove qui c’e’ per tutti amore pace felicita’,
vita eterna,sazieta’.
Ma i miei occhi sono rivolti laggiu’,
sento il vostro rumore,la vostra confusione e il vostro dolore.
Piango lacrime di sangue argento,
pioggia nel silenzio; io vi comprendo;
vedo tutto quell’orrore,
ma so’ che tutti volete Amore.
Voglio credere:
voglio credere che mi cercate,
anche se con nomi diversi mi chiamate,
che tutti verso Me,camminate.
Voglio credere,
 che le vostre parole, che recitano di amore e di pace,
di uguaglianza e liberta’,
non siano solo inganni al vostro fine ultimo dei vostri guadagni.
Voglio credere che i politicanti
non continuino ad essere ladri erranti,
che verra’ il  giorno in cui
lavoreranno solamente agli interessi delle genti,
e non, ad accapparrarsi danari, dai loro servi ignari.
Voglio credere,
che la carita’ ,la beneficenza,
non sia per la vostra vanita’,
in ipocrite elemosine solo per i vostri personali onori.
Voglio credere
che tutta la tecnologia che usate per comunicare
questo non  vi faccia gli uni dagli altri allontanare,
occhi negli occhi,mani nelle mani:
che tv,satelliti,rete e radio,
siano liberi da pregiudizi,preconcetti e menzogne,
che la Verita’ sia la luce della vostra realta’.
Voglio credere che un giorno imparerete ad ascoltarmi,
e che vi ascoltiate tra di voi senza giudicarvi;
parlando di meno e ascoltandovi di piu’
capirete voi e capirete me,
che’ sto’ quassu’,
lontano dai rumori di laggiu’.
Voglio credere,
che combattiate l’ignoranza e l’apatia,
che cercherete sempre di capire, e non di accettare tutto senza pensare ;
che la compassione,l’amore,la misericordia,la carita,l’umilta’,
diverranno per voi parole di unita’ e impegno,
 per una nuova umanita’.
Voglio credere
che un giorno diveniate tutti consapevoli
che questo pianeta blu,piccolo puntino nell’universo,
e’ un dono meraviglioso che vi e’ stato fatto;
e per un dono cosi’ grande,dovreste ringraziare ogni giorno
e non cercare di inquinarlo e distruggerlo in ogni secondo.
Se la terra,i suoi animali,le sue acque e le sue piante morranno,
tutti la pagheranno.
Voglio credere,
voglio credere che non continuerete ad essere complici di Satana,
al contrario di cio’ che fate in questi tempi,cedendo sempre
ad ogni sua tentazione fisica e materiale;
non lo dovete piu’ assecondare:
che ognuno di voi lavori al fine di ignorare il male
in ogni sua forma ed in ogni luogo;
tutto cio’ che va contro l’Amore Universale,
che unisce terra,uomini e Cielo
non lo dovete piu’ tollerare,
su di voi che non vinca il male.
Voglio credere
che l’uomo non perseveri ancora nella sua idea di separazione,
che tutti siete figlio del Cielo e che qui ritornerete,
senza eccezione,senza colori,senza barriere;
ne bianchi,ne  neri ne gialli,
ma tutte anime eguali.
Voglio credere,
che ai vostri propositi di fare cose buone pet tutti,
poi ne seguano i fatti,
e non che siano parole vuote e ipocrite,
dette solo per farvi grandi in mezzo ai piccoli;
che non continuate ad essere,ciechi che guidano altri ciechi.
Voglio credere,
che un giorno aprirrete i vostri occhi,
e capirete allora che essere schiavi del materialismo e del consumismo
come vi comandano le vostre societa’
vi puo’ condurre solo ad una perpetua insodisfazione e infelicita’;
voglio credere che un giorno tornerete alle cose semplici,
alla natura,dove li c’e’ bellezza e meraviglia per tutti,
dove c’e’ pace e silenzio,suoni e musica,
profumi e colori,spazi e deserti,
dove nulla vi viene chiesto tranne essere voi stessi.
Voglio credere in voi,
perche’ siete parte di me,
perche sul mio petto c’e’ il vostro sangue,
il mio sangue,
versato per voi e per tutti.
Voglio credere;
si,
in voi.
 
 
 Jvan Bugliani