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Sono sempre più convinto che il problema di questa società non sono i cattivi; ma i superbi,gli incapaci,coloro che credono di sapere tutto e di essere i migliori di tutti. Il superbo,lo stolto,non si fa domande, ha solo paura di perdere quello che conosce. E se tu parli in modo che a lui sembra una minaccia a cio che gli e’ abitudinario, ti da contro. La ricerca della verità,in ogni campo,in ogni settore,dentro se stessi,dovrebbe essere tra le grandi priorità nella vita e invece questa società stà morendo di illusioni,di falsità. Il fatto, è che la gente ha più fame nello stomaco di quella che ha nella testa. Ecco il problema.

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Questo genere di rapporti,quando mi rendo conto che sono tali,ne prendo subito le distanze. Perchè? Perchè quando non c’ê ne vera Amicizia,ne vero Amore,allora è solo ” Occasionale convenienza “: cioè un usare l’altra persona quando si ha bisogno. È solo un usarsi a vicenda; vuoi per compagnia,solitudine,o per qualcosa di più pratico,ma è sempre un usarsi. Infatti quando il bisogno cessa,quella persona non si fà più sentire. Rapporti tossici,appunto; privi di verità.di vera amicizia e vero amore. Da evitare accuratamente.

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Queste parole,dato il contesto sociale in cui viviamo,potrebbero risultare anacronistiche,tuttavia le condivido,poichè rispecchiano il mio pensiero. Preferisco la chiarezza,preferisco far sapere il mio pensiero e pretendo di sapere se una persona vuole solo giocare nella vita ( rapporti falsi basati sul riempimento della propria solitudine e sulla vanità,che quindi poi sfociano in logici tradimenti,poligamia ecc ecc. ) o crede invece ( come me ) nel valore di un rapporto vero,stabile,basato sulla verità,sull’Amore ( monogamia,fedeltà,progetto di vita insieme ) . Mai come oggi,in questa realtà allo sbando,confusa,servono persone che prendono una posizione chiara,o questo caos,questa anarchia non avrà fine. Troppa superficialità,ma soprattutto,troppa ambiguità. Io non pretendo di avere intorno persone perfette; ma chiarezza,si. Il mio concetto ê: ” dimmi chi sei. Non ti giudico,ma voglia sapere da che parte stai,come la pensi,dove vuoi andare ( parlando un pò in metafora ). Al giorno d’oggi c’è troppa ambiguità,troppo perbenismo e qualunquismo. Se siamo onesti nei confronti delle persone,se siamo chiari sù ciò che vogliamo,ciò che pensiamo,chi siamo,evitiamo di perdere tempo e di far perdere tempo,saremo tutti più liberi di scegliere: e invece oggi come oggi,mi sembra tutto uno squallido teatrino dove ogniuno recita la sua bella parte di ciò che non è,solo per arrivare ai propri egoistici fini. Detesto le persone “peace and love “,amici di tutti che danno ragione a tutti,senza prendere mai una posizione per paura di sbilanciarsi o della solitudine ( conosco molta gente che a me dicono una cosa,poi li vedo fare tuttaltro ): un comportamento del genere è una dichiarazione di debolezza di carattere,paura,falsità ed ipocrisia . Ciò che penso è questo: ” La verità sopra ogni cosa “; tutto il resto è vuoto a perdere.
Jvan Bugliani

” Chi vuole imparare ad Amare,deve prima imparare a rinunciare ”

Cit. – ” C’è gente che passa la vita facendo sesso ed illudendosi di amare, ma si fa veramente l’amore solo quando si spoglia anche l’anima.Se è nudo solo il corpo si sta facendo sesso.Il corpo potrà anche godere ma non sarà mai nulla al confronto del piacere di due anime che si amano pienamente. ”
cit.

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È da tempo che ho scelto di lasciare la vita mondana. Avevo capito che lì non c’era,ne mai ci sarebbe stata,vera felicità,pace,amore e un dignitoso futuro; ma al contrario,vi era solo vanità,falsità e una sterile e vuota competizione per il nulla. Solo nella natura c’è pace,felicità,verità,amore e di conseguenza,un degno futuro.
Le parole che seguono,sono di Francesco Guccini; le condivido tutte.
Addio
” Nell’anno ’99 di nostra vita
io, Francesco Guccini, eterno studente
perché la materia di studio sarebbe infinita
e soprattutto perché so di non sapere niente,
io, chierico vagante, bandito di strada,
io, non artista, solo piccolo baccelliere,
perché, per colpa d’altri, vada come vada,
a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,
io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite,
riflettori e paillettes delle televisioni,
alle urla scomposte di politicanti professionisti,
a quelle vostre glorie vuote da coglioni…
E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo “vero”
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l’umiltà…
Io, figlio d’una casalinga e di un impiegato,
cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia,
io, tirato su a castagne ed ad erba spagna,
io, sempre un momento fa campagnolo inurbato,
due soldi d’elementari ed uno d’università,
ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà…
Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,
ai ceroni ed ai parrucchini per signore,
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,
a chi si dichiara di sinistra e democratico
però è amico di tutti perché non si sa mai,
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
ed è anche fondamentalista per evitare guai
a questo orizzonte di affaristi e d’imbroglioni
fatto di nebbia, pieno di sembrare,
ricolmo di nani, ballerine e canzoni,
di lotterie, l’unica fede in cui sperare…
Nell’anno ’99 di nostra vita
io, giullare da niente, ma indignato,
anch’io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco
che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile…
mio amico… “

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Anche questa festa della donna è passata. E che dire!? Solite scene,solite cose che si ripetono anche per tutto il resto dell’anno. Mi sorge una domanda: ma anche a 50-60 anni ci si dovrà ridurre ad andare nei bar a cercare un pò di attenzioni e compagnia!? Perchè se questa è la prospettiva che dà questa realtà,allora è probabile che siamo molto più poveri noi dei paesi del terzo e quarto mondo. Non mi sò immaginare per tutto il resto della mia vita,continuare a far cose vuote,elemosinare attenzioni e compagnia per un paio d’ore di illusioni. Chi ha famiglia cerca in segreto ( che poi tanto segreto non rimane mai ) distrazioni extra-coniugali,ma mi domando: chi è single,cerca distrazioni da se stesso!? E a quale fine poi,visto che un comportamento del genere fà rimanere ancora più soli,accentuando quel senso di vuoto ed insoddisfazione?! Se niente viene preso più sul serio,se tutti ci prendiamo in giro ( mascherati però da buoni amici ),se ogniuno è schiavo del proprio egoismo,non è che finiremo per vivere una vita di illusioni in cui niente è reale e tutto è lecito,dove nessuno rispetta nessuno!? Tutto questo ha il sapore di solitudine e disperazione. Penso che la cosa più difficile sia capire realmente chi sono le persone che abbiamo intorno,ma anche la cosa più necessaria da fare per non vivere di illusioni o inganni. Penso che anche se ci conosciamo da una vita non per questo siamo amici necessariamente: fare l’amico, non è proprio uguale ad essere amico. Personalmente vedo tanti “amici” che quando non c’è uno ne sparlano e quando non c’è un’altro uguale,così a rotazione,facendo però finta quando si è tutti insieme di essere amici. O ancora peggio quando c’è una donna o un uomo di mezzo,allora lì è proprio tutti contro tutti e l’amicizia và a farsi benedire, facendo sempre comunque gli “amici”,quando poi in segreto se ne combina di ogni. E poi ci sono quelli che fanno gli amici solo per usarti,finchè possono prendere qualcosa,quando poi quel qualcosa non possono più prendere,allora smettono di essere amici e spariscono. Ormai,per esperienza,sono giunto alla conclusione che il detto popolare ” fidarsi è bene,ma non fidarsi è meglio” ,e ” quello che conta sono i fatti e non le parole”, siano la strada giusta da seguire per non vivere di prese per il c…, e di illusioni. Personalmente,dati alla mano,io nell’amicizia,intesa nel senso più puro e vero del termine,credo veramente poco in questa realtà.
Comunque,sono solo mie riflessioni,è che non posso fare a meno di domandarmi se questa “normalità” deve andare avanti e ripetersi per tutta la vita,poichè io ho aspettative molto più grandi di questi rapporti illusori e fugaci,di questa “normalità” che ci induce ad accontentarci di briciole e cose mediocri; come se non meritassimo qualcosa di meglio: e invece io penso che tutti meritano il meglio,tutti meritano un Vero Amico,il Vero Amore ( esclusivo,senza questa moda di tradimenti vari ),una aspettativa di vita più vera,pulita e soddisfacente. A questo proposito è interessante questo pensiero:
da “V. De Biasi – Come tu mi vuoi”

“Nessuno ha più voglia di fare l’amore,
non c’è più spazio per i veri sentimenti. E’ rimasto solo il sesso, quello che gli uomini chiamano “una sana svuotata di palle “.
E lo trovi ovunque. La ricerca è facile e veloce, come trovare i biscotti del Mulino Bianco al supermercato.
Che ti rimane?
Un senso di vuoto e un po’ di profumo sulla pelle, che va via alla prima doccia. E’ come bere l’acqua nel deserto e avere di nuovo sete dopo pochi minuti. Una cosa o un’altra ti è indifferente. Cambiando di continuo si perde il valore dell’unicità.
Solo l’amore vero toglie la sete, sazia.
Di quello c’è sempre meno traccia.”

Molte persone sono come una casa imbiancata e pulita all’esterno,bella da vedere; ma all’interno è vuota e sporca. Come disse il Dalai Lama : ” viviamo nell’epoca in cui si mette tutto sul davanzale per occultare il vuoto della stanza “. È così. Tuttavia per quanto si possa nascondere un segreto,la verità non può essere eliminata,ma solo nascosta e,mai, per sempre. Avere pazienza e aspettare cose più pure e pulite di quanto ci viene offerto da queste società in cui tutto è in offerta a poco prezzo,è una necessità,poichè cose di poco valore lasciano un vuoto dentro che si ripete e rinnova giorno dopo giorno,dando una sensazione di insoddisfazione perenne. Penso sia doveroso trasmettere un messaggio di forza,per non accontentarci della mediocrità,di rapporti superficiali,falsi e privi di futuro e,al contrario,ambire a famiglie autentiche,basate sull’Amore vero,nonostante il cammino opposto di questa realtà.
Anche a questo proposito leggete questa breve storia :
“Parlavo con mia nonna ieri, parlavo di quel lui che mi aveva tradita, ferita.E lei mi ha detto: ”Sai, ai miei tempi quando un uomo si innamorava di una donna la amava e la rispettava sempre. Un giorno ero al mercato, io e nonno ci eravamo appena conosciuti e siamo andati a spasso tenendoci la mano. Ad ogni bancarella qualcosa mi meravigliava, bracciali, orecchini, colori, era tutto bellissimo ma a quei tempi i soldi mancavano e non potevo permettermi nulla.
Quando mi riaccompagnò a casa mi salutò con un bacio, con la promessa che mi avrebbe chiamato una volta a casa.
E lo ha fatto, lo faceva sempre, lo fa ancora adesso e sono passati 50 anni. Il mattino dopo vicino al mio letto trovai una piccola busta, al suo interno c’erano un paio di orecchini bellissimi, di quelli che avrei voluto comprare ma non mi potevo permettere.
Brillavano erano la cosa più bella che io avessi mai ricevuto, così lessi il bigliettino che diceva ”Questi orecchini non sono segno del mio amore, ma il sorriso che avrai tu quando li indosserai, si, quello sarà il segno del mio amore. Probabilmente adesso una cosa del genere sarebbe considerata troppo dolce da parte di un uomo, quando invece non sanno che per rendere felice una donna basta poco, basta amarla ogni giorno, senza dimenticarsi di chiamarla, senza tradirla, senza mentirle, senza lasciarla sola. Lo so che forse ti sembra impossibile che esista ancora un uomo così adesso ma sono quasi sicura che da qualche parte ancora c’è e non smettere di cercarlo, non smettere mai. Perché l’amore non è mai lacrime, tristezza, paura, insicurezza, solitudine, mai. L’amore è amore, e se c’è non smette mai di brillare. Non accontentarti del non amore, abbi coraggio e cerca quello vero. Quello che nessuno ha più il coraggio di provare.”

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( qui,Gesù che nel deserto viene tentato da satana. Gesù ha rifiutato tutte le ricchezze materiali che gli ha offerto e rimanendo fedele alla parola e all’amore di Dio con il suo esempio ci ha salvato).

Il messaggio di Gesù era considerato da molti,all’epoca,una follia,perchè andava contro il modo di vivere confusionario e ingiusto del tempo. Anche oggi è la stessa cosa,ma noi cristiani,dobbiamo combattere queste tentazioni del mondo: satana per attirarci a lui e al suo dolore eterno,ci vuole tutti in questo troiaio di realtà,senza più regole,amore vero,amicizia vera,dove non c’è più rispetto per nessuno,in nome di questa libertà che diviene solo una prigione ed una schiavitù giorno dopo giorno. Dobbiamo ribellarci,ri-diventare “folli”,come lo è stato Gesù. Altrimenti non ci sarà salvezza in questo delirio di realtà.

Jvan Bugliani

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Riporto qui, tre miei scritti,frutto di riflessioni su ” Colui che muove il sole e l’altre stelle”, l’Amore; cio’ che ormai sembra il grande assende (insieme alla fedeltà) dell’era moderna:

Ormai sapete la mia passione per la filosofia (filosofia tradotto dal grego significa “amore per la sapienza”,ci si pone domande sull’uomo,sulla vita,sull’esistenza; Aristotele: < ” Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l’addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui ” ). Meditavo sul significato dell’Amore e sulla fedelta’,ormai la grande assente nella nostra civilta’ moderna: dagli anni ’60 in poi,televisioni,radio,giornali,hanno promosso e bombardato ogni giorno le persone con messaggi di una falsa liberta’ che non porta a niente se non ad una perenne insoddisfazione e ad una autodistruzione di se: film basati solo su tradimenti reciproci “Adulterio all’italiana” era il nome di uno,e cosi per anni,sono 50 anni che i media promuovono queto stile di vita,su questa strada la famiglia tradizionale sembra ormai un’utopia; Amare e stare con una persona per la vita sembra ormai solo fantascienza: ci hanno insegnato che e’ giusto,necessario e indispensabile sacrificarsi per denaro,ma nessuno insegna il sacrificio per Amore: la nostra societa’ e’ sempre piu’ questa: andare con qualsiasi donna che ci sta’,mentre a casa abbiamo moglie e figli(ignari o finti ignari di cio’ che accade fuori); tutti vogliono tutto,ma arriva sempre il giorno nel quale ci accorgiamo di non avere niente. Senza Amore nel nostro cuore,se non viviamo per e con Amore,sentiremo sempre smania ed inquetudine; non si puo’ vivere a lungo nelle tenebre,si deve per la propria salvezza,ricercare la Luce. Vorrei citare Platone: < Possiamo perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia della vita si ha quando gli uomini hanno paura della luce. L’uomo veramente cieco e’ quello che non vuole aprire gli occhi > .
Platone con questa breve frase,sintetizza lo stato dell’uomo moderno: ma vorrei citare le parole di un’altro filosofo,le quali mi hanno molto colpito; Chandra Mohan Jain : < L’Amore e’ la suprema beatitudine della vita,chi se lo lascia sfuggire manca la vita stessa: puo’ anche conquistare il mondo intero,puo’ diventare famoso,puo’ avere tutto il denaro e il potere del mondo,ma rimarra’ un mendicante,sara’ il piu’ povero dei poveri. Solo quando fiorisce nel tuo essere,l’amore ti arricchsce: il resto e’ solo una maschera,una copertura,un inganno per creare una falsa idea di ricchezza,ma in cuor tuo sai che non e’ vero. E piu’ sarai ricco,piu’ ti sara’ evidente: per contrasto,inizierai a percepire con sempre piu’ chiarezza la tua miseria. Il mondo interiore diventa ricco solo quando l’amore ha bussato alla tua porta; e l’amore bussa ogni giorno,a ogni istante. Si presenta con ogni folata di vento e con ogni raggio di sole,con ogni stella che spunta in cielo. Ma noi ne siamo inconsapevoli. La nostra mente e’ del tutto presa da cio’ che e’ futile,dal non essenziale,da cio’ che e’ mondano. Ricordati costantemente di non lasciarti fuorviare: riversa tutta la tua energia nell’essere amorevole, e sarai un essere benedetto. Pensa a essere umile,un nessuno,una non entita’: questo fa di te un ricercatore del vero. E in realta’ questo fa di te un indivuduo; in quel caso non fai piu’ parte della folla,con tutto cio’ che implica: competere,lottare,essere violenti. E solo in quel caso puoi essere Amore. Come puo’ essere amorevole un’uomo competitivo? E’ impossibile! Come puo’ rivelarsi amorevole un uomo ambizioso? E’ impossibile! Puo’ fingere,ma non puo’ essere un vero amante e solo gli amanti percepiscono l’esistenza di Dio. Solo in un momento di Amore Dio si rivela > . Condivido le parole di questo filosofo e riflettendoci,chi al giorno d’oggi parla d’amore,chi lo insegna,per chi e’ la priorita’,chi si sacrifica per esso? Per tutti ormai e’ diventato difficile sacrificarsi per amore,per un impegno preso con una persona; c’e’ un frase interessante di un articolo che ho letto poco tempo fa’ : < A questi quesiti rispondono due sociologi che sul tema hanno riflettuto a lungo, Gabriella Turnaturi dell’università di Bologna e Italo De Sandre dell’università di Padova, iniziando il viaggio da un punto comune: con l’età moderna la fedeltà non è più un valore sociale indispensabile alla conservazione di una data società, ma diventa una scelta che riguarda l’individuo e la sua sfera privata: «Nelle società antiche – afferma Turnaturi –, onore, fedeltà coniugale, lealtà tra amici, obbedienza al proprio signore erano i valori su cui si basava il senso di appartenenza e la coesione tra gli individui. Il tradimento era il più terribile dei mali. Nell’età moderna l’ordine sociale non si basa più essenzialmente sulla fedeltà a un sistema di valori ma sul ricorso alle risorse della politica e della democrazia. Il tradimento passa dalla sfera pubblica alla sfera privata, è più frequente e più tollerato. Anzi l’imperativo diventa non tradire se stessi, la propria libertà, la propria individualità». Sono parole interessanti,la societa’ diventa sempre piu’ individualista e quindi tutti piu’ soli e non c’e’ piu’ l’Amore che unisce,ma l’avidita’ che separa. Mi viene da domandarmi a questo punto quanto posso fidarmi di una persona che dice di amarmi!?! La risposta pare semplice: se la societa’ e’ questa e’ meglio non credere a nessuno (il Buddha ce lo disse gia’ a suo tempo : < Non credere a nessuno,nemmeno a me,va personalmente a cercarti la Verita’ >.). Io e’ da tempo che sostengo che ci siamo molto evoluti tecnologicamente,ma che allo stesso tempo ci siamo di molto involuti spiritualmente, nel cuore. Abbiamo bisogno di nuovi maestri,di persone coraggiose che insegnino l’Amore: vorrei citare un piccolo stralcio del libri del professor Leo Buscaglia : < I crudeli sono i deboli. La bonta’ possiamo aspettarcela solo dai forti. E’ vero. Nel campo dell’educazione abbiamo bisogno di gente forte,pronta a levarsi e a dire: <questra e’ un’ipocrisia e non vogliamo piu’ saperne>. Gente disposta a farsi avanti e a dichiarare: < NO,dobbiamo cambiare, o ci distruggeremo>. E’ come avanzare nella fine del mondo. Insegnamo per l’oggi e siamo gia’ nel domani. Non e’ sorprendente che partecipiamo all’autodistruzione.>. Leo Buscaglia aveva ragione,si creano societa’ sempre piu’ prive d’amore,questa liberta; cosi ostentata sta diventando una grande prigione,nel quale si segue ciecamente i sensi e l’istinto,ma ci si dimentica del cuore. Siamo schiavi del consumismo,del materialismo,di tutto cio’ che si puo’ vedere e toccare; ma c’e’ una verita’ nel fondo di ogni cuore: l’Amore che non si puo’ ne vedere ne toccare,ne comprare, e’ l’unica cosa che ci puo’ salvare.

 

I mezzi di informazione (televisione,radio,internet) hanno trasformato l’uomo moderno. La tecnologia,il benessere materiale,ha progressivamente riempito la vita dell’essere umano,ma altrettanto progressivamente ne ha svuotato il cuore (e senza di esso si muore,non solo una morte fisica,ma si puo’ morire anche prima,interiormente). Amo molto ascoltare,piu’ che parlare,poiche tutti i saggi hanno sempre sostenuto che si impara di piu’ ascoltando; ma cio’ che sento,che ascolto sulla bocca di molte,troppe persone e’ assurdo e deprimente: in sintesi si sente parlare solo di due cose: soldi,sesso,tutto qua,la vita e’ tutta qua: su queste basi nella nostra societa’ moderna non stupisce che moltissime persone stiano morendo di solitudine. Tutti,nel proprio cuore sanno la verita’,poiche la verita’ e’ eterna,ed e’ dentro ogniuno di noi. L’Amore e’ l’unica Luce non i soldi,non il sesso,ma l’Amore. E’ l’amore che unisce,che eleva lo spirito,che riepie la vita di una gioia infinita,e’ una sorgente di acqua pura,viva, inestinguibile che disseta per la vita e l’eternita’. Ascolto le persone di varie eta’ e generazioni,ma nessuno parla d’amore,sta quasi diventando un tabu’,forse arriveremo al giorno in cui racconteremo ai nostri figli una favola della buonanotte, di una leggenda nella quale si narra che su questa terra c’e’ stato un tempo nel quale vi era uno stupendo e magico sentimento che faceva sentire realmente felici,uniti e vivi,che faceva colorare il mondo di mille colori anche in mezzo al grigio piu totale delle difficolta’,un sentimento cosi puro e forte che vinceva il tempo e lo spazio,e anche la morte. Spero che questa nostra societa’ moderna che crea uomini lobotomizzati,tutti uguali,omologati non riesca in questo intento di ridurre l’Amore,il Vero Amore a solo una leggenda, un utopia. Sogno un mondo dove le persone ritornano a parlare di vita vera,quindi d’Amore,che ci si torni ad amare per la vita e non per un’ora (che per un’ora una volta finito si e’ piu soli di prima),poiche se gli esseri umani continueranno ad avere solo i due obbiettivi che tanto sono sponsorizzati dalle televisioni di tutto il mondo,cioe’,sesso e soldi,avremmo societa’ sempre piu violente e persone sempre piu sole.

IL GIUSTO CAMMINO

Giusto cammino: sembrano due parole cosi’ semplici,per alcuni,forse,scontate; ma racchiudono un significato immenso per l’intero genere umano. L’uomo in pochi anni ha ammazzato,sterminato migliaia di specie animali,popola…

zioni autoctone, piante,foreste rase al suolo,fiumi contaminati,inquinati dai rifiuti e materiali di scarto delle industrie,interi ecosistemi distrutti o rovinati irrimediabilmente: nel mare, che moltissimi dicono di amare,ci si riversa di tutto; plastica,olio,benzina,tutti i nostri rifiuti delle nostre societa’; nel mezzo dell’oceano pacifico c’e’ un’isola di plastica,mista a rifiuti vari, piu grande dell’Australia (sembra incredibile? informatevi e vedrete!). Chi non tiene chiusi i propri occhi e tappate le proprie orecchie ed un minimo si tiene informato su cio’ che e’ successo e succede nel mondo, sa’ benissimo di cosa sto’ parlando. L’uomo tende a distruggere cio’ che non conosce,cio’ che e’diverso; tende ad ammazzare per il proprio profitto o ancora peggio per il proprio divertimento,per hobby,passatempo,per la sua insoddisfazione, sete di forza bruta, di sangue,dominio,morte. La foresta amazzonica (conosciuta anche con il nome di “il polmone del mondo” ) anche in questo momento che sto’ scrivendo,e’ devastata,ferita,stuprata e decimata da uomini che per quel dannato denaro uccidono,distruggono migliaia e migliaia di alberi: la deforestazione sta uccidendo centinaia e centinaia di specie animali che non hanno piu il loro habitat e gli Indios nati li da secoli, scacciati dalle loro case in nome dell’avidita’ degli stati occidentali e “civilizzati”. Il Pianeta Terra se l’umanita’ si estingue,continua a vivere: ma se la Terra muore,l’uomo non sopravvive: questa e’ la verita’. Tutta questa indifferenza nei confronti della Terra,degli animali,delle piante,ha un’unica causa: la mancanza d’Amore nel cuore di troppe persone: non ci sara’ mai pace,mai Vero Amore, finche’ l’uomo non imparera’ a rispettare la vita. RISPETTARE LA VITA in ogni sua forma,in ogni circostanza,in ogni luogo: mi disse un po’ di tempo fa un uomo saggio: < Chi e’ disonesto nelle piccole cose lo e’ anche nelle grandi cose >; significa che sono da cambiare anche i piccoli comportamenti quotidiani,l’umanita’ puo’ cambiare solo se le persone comuni,tutte,incomincieranno a cambiare nel loro cuore. Ci sono ancora troppe guerre; giovani ragazzi/e che vanno a morire per arricchire ulteriormente uomini che stanno comodamente seduti in un ufficio: in nome del potere,dell’avidita’,ancora nel 2012 si uccidono persone,animali,terre,fiumi e mari: se l’uomo non cambiera’ strada,questo cammino ci portera’ all’autodistruzione (prima del cuore e qui siamo gia’ a buon punto,subito dopo tocchera’ alla nostra Terra e anche qui il cammino sembra gia’ tracciato).
La mancanza d’Amore,il fatto che si insegna di tutto,tranne la cosa piu importante,cioe’ l’Amore,come si ama,l’importanza di queste parole di Gesu’ “AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI” : e’ fondamentale imboccare un nuovo cammino non solo per la salvezza di questa stupenda magnifica terra,di questo meraviglioso pianeta blu,ma anche per la salvezza del nostro cuore,della nostra anima; poiche’ l’alternativa e’ solo una: l’autodistruzione; prima interna all’uomo e conseguentemente esterna. Solo l’Amore universale,verso se stessi e verso ogni altro essere vivente,e’ il cammino giusto da seguire,l’antidoto all’infelicita’,all’insoddisfazione al dilagare delle iniquita’. Lo ripeto: non ci sara’ mai pace,mai Vero Amore finche l’uomo non imparera’ a rispettare la vita. L’Amore e’ l’unico giusto cammino.
 
Jvan Bugliani 
Come al solito stavo studiando,leggendo un libro,precisamente del professor Leo Buscaglia " Vivere,Amare,capirsi". Ho appena letto una sua lezione all’universita’ nella quale spiega come non lasciarsi sfuggire via la vita. E’ una vera rivelazione e sono cose che condivido molto,quindi ho pensato di riportare qui la parte piu’ interessante del suo discorso.


Prof. Leo Buscaglia:

La vita non e’ un viaggio. Non e’ una meta. E’ un processo. Arrivate passo per passo. E se ogni passo e’ meraviglioso,se ogni passo e’ magico,lo sara’ anche la vostra vita. E non sarete mai di quelli che arrivano in punto di morte senza aver vissuto.
Perche’ non vi sarete lasciato sfuggire mai nulla. Non guardate al di sopra delle spalle degli altri. Guardateli negli occhi. Non parlate ai vostri figli. Prendete i loro visi tra le mani e parlate con loro. Non fate l’amore con un corpo,fate l’amore con una persona. E fatelo ora. Perche’ questo momento non durera’ in eterno. Sparira’ in fretta e non tornera’ mai piu’.
Tanti di noi passano la vita a piangere sui momenti passati. Troppo tardi !
Ma c’e’ un milione di momenti che devono ancora venire. 
Uno dei miei colleghi ebbe un grave attacco di cuore. Aveva 52 anni. La moglie telefono’ alla figlia, che viveva in Arizona, e le disse di venire immediatamente. Aveva 22 anni. Prese a nolo una macchina all’ International Airport di Los Angeles e si inseri’ sulla superstrada. 
Ci fu un’incidente, e mori’ sul colpo. Aveva ventidue anni ed e’ morta !
Il mio collega si e’ ripreso. Non potete mai sapere. E’ un grande mistero e l’unica cosa che sappiamo con certezza e’ cio’ che e’ qui ora. Non lasciatevelo sfuggire.
Voglio concludere con qualcosa su cui sto’ ancora lavorando,e che ho intitolato "A Start",un inizio.

< ogni giorno prometto a me stesso che non tentero’ di risolvere tutti in una volta i problemi della mia vita. E non pretendero’ che lo facciate voi. >

Andateci con calma, domani non potrete essere una persona ricca d’amore. Ma forse la settimana prossima…

< ogni giorno cerchero’ di imparare qualcosa di nuovo su me stesso e su di voi e sul mondo in cui vivo, per poter continuare a fare l’esperienza delle cose come se fossero appena nate >

Voi non siete mai la stessa persona. Dopo questa sera, siete diversi. E quando camminerete tra quelle foglie andandovene di qui stasera,sarete diversi. E domani mattina dopo colazione sarete ancora diversi.Anche se cio’ significa soltante essere un po’ piu’ grassi.


< ogni giorno cerchero’ di comunicare la mia gioia e la mia disperazione,in modo che possiamo conoscerci meglio. Ogni giorno rammentero’ a me stesso di ascoltarvi veramente e di cercare di ascoltare il vostro punto di vista, e di scoprire il modo meno minaccioso di esporvi il mio,ricordando che io e voi stiamo crescendo e cambiando in cento modi diversi. Ogni giorno rammentero’ a me stesso che sono un’essere umano e non pretendero’ la perfezione da voi fino a che non saro’ perfetto.

(Cosi’ siete al sicuro)

Ogni giorno mi sforzero’ di essere piu’ consapevole delle cose bellissime che ci sono nel nostro mondo >

Lo so’,c’e’ la bruttezza. Ma c’e’ anche la bellezza. E non lasciate che vi convincano del contrario. Guardero’ i fiori. Guardero’ gli uccellini. Guardero’ i bambini. Sentiro’ la brezza fresca. Mangero’ bene e l’apprezzero’. E condividero’ con voi tutte queste cose. Uno dei complimenti piu’ grandi e’ dire a  qualcuno "Guarda quel tramonto".

< ogni giorno rammentero’ a me stesso di tendere le braccia e di toccarvi gentilmente con le dita. Perche’ non voglio perdermi questo contatto con voi. Ogni giorno mi dedichero’ di nuovo al processo di esser un individuo pieno d’amore, e poi vedro’ cosa succede. >

Sapete, sono sinceramente convinto che se doveste definire l’amore, l’unica parola abbastanza grande per contenerlo tutto sarebbe "vita". L’amore e’ la vita in tutti i suoi aspetti. E se vi lasciate sfuggire l’amore,vi lasciate sfuggire la vita. Non fatelo, vi prego.

Prof. Leo Buscaglia
 


Questo grande professore di psicologia e scrittore, con la sua filosofia ha cambiato la vita (in meglio) di moltissime persone nel mondo; se non lo conoscevate,eccovi qua qualcosa di lui che puo’  aiutarvi; poiche’,sempre,ripeto,sempre,nella vita c’e’ da imparare,soprattutto dalle menti di questi grandi uomini illuminati.’

Felice Leonardo Buscaglia detto Leo (31 marzo 1924Glenbrook, Nevada, 11 giugno 1998) è stato un docente al Department of Special Education presso la University of Southern California e scrittore statunitense.

Buona lettura:

Leo Buscaglia: 

Vai bene come sei
Attenti a non cadere vittime della persuasione che non possiamo essere amati perché siamo troppo questo e troppo poco quell’ altro.
Andiamo bene come siamo, questa è la verità.
La diversità è la vita.
Vi sono stuoli di individui, per esempio, che prediligono le persone alte, oppure quelle basse: Ad alcuni piacciono le brune, altri preferiscono le bionde.
C’è chi apprezza i grassi, chi i magri: Chi ama i loquaci, chi ha un debole per i taciturni. E così via.
Meno ci sentiamo in torto per essere ciò che siamo, più sapremo di poter contare su un affetto veramente duraturo.
Con calma, con pazienza, scopriremo le persone che ci sapranno amare.
E da quel momento noi potremo contare su un’intera vita sgombra di artifici e delusioni, liberi di essere chi siamo.

Esternare il bisogno
Nessuno è mai tenuto a piangere o a soffrire in solitudine.
Eppure molti fra noi sarebbero disposti a patire in silenzio pur di non chiedere aiuto di cui peraltro hanno urgente necessità.
Tendiamo a ritenere che gli altri siano perfettamente consapevoli delle nostre pene, anche se noi non ne parliamo affatto.
E’ dalla forza emotiva, non dalla debolezza, che noi sappiamo trarre la capacità di invocare aiuto.
Il timore del rifiuto, o del ridicolo, o di qualunque altro impulso ci spinga a nascondere le nostre sofferenze, dev’essere sconfitto a ogni costo.
Diversamente, non otterremmo mai il supporto morale che ci occorre.
Naturalmente, nell’atto di sollecitare aiuto noi esprimiamo il nostro apprezzamento nei confronti di un’altra persona.
Implicitamente le facciamo capire che nutriamo fiducia in lei, che la reputiamo in grado di aiutarci in un momento di grande vulnerabilità.
Non le chiediamo soluzioni. Vogliamo solo che sia presente, che ci accordi un sostegno temporaneo in attesa di trovare le nostre vie personale di superamento.
Un sano”Ho bisogno di te” è un’espressione importante d’amore.

SOLITUDINE COME SORGENTE D’AMORE
E’ bene tener presente che, indipendentemente dal numero delle persone che ci amano, ci circondano, hanno a cuore il nostro benessere e la nostra serenità, di fatto noi siamo veramente soli.
Nessuno, per quanto possa esserci vicino, può comprenderci perfettamente, capire le nostre paure, le nostre speranze, i nostri sogni.
Siamo ignoti perfino a noi stessi, e molti trascorrono l’intera vita nel tentativo di comprendere la loro vera essenza.
Tale estraniazione può diventare fonte di grande solitudine, ma non è detto che sia sempre così.
In realtà essa ci offre il destro di affrontare le nostre paure attraverso un processo di autorivelazione.
Noi sapremo davvero chi siamo solo quando vorremo scavare nei recessi più profondi del nostro io.
Altri scopriranno chi siamo solo quando ci arrischieremo a dischiuderci.
E’ un compito arduo, in continuo divenire. Attraverso l’accettazione della nostra solitudine, possiamo finalmente intuire l’autentico peso dell’amore e il motivo per cui vivere senza amore non è davvero possibile.

 

VIVERE LA VITA

Abbiamo paura di vivere la vita, e perciò non facciamo esperienze, non vediamo. Non sentiamo. Non rischiamo! Non prendiamo a cuore nulla! Non viviamo… perché la vita significa essere coinvolti attivamente. Vivere significa sporcarvi le mani. Vivere significa buttarvi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi… tra le stelle!
Ma dovete decidere voi, per voi stessi. "Cosa significa per me la vita?" Sono convinto che se ogni giorno dedicassimo a pensare alla vita e a vivere e ad amare lo stesso tempo… no, un quarto del tempo che dedichiamo a preparare i pasti, saremmo incredibili!
Ma la vita ha un modo meraviglioso per risolvere questo problema. Per me è sempre affascinante perché, quando la vita non viene vissuta, esplode in noi. E’ come cercare di bloccare il coperchio di una pentola che bolle. Succederà qualcosa, ne sono convinto. Finirete per piombare nella paura, nella sofferenza, nella solitudine, nella paranoia o nell’apatia. Tutti segni del fatto che non state vivendo! Quindi, se avvertite uno di questi sintomi, rimboccatevi le maniche e dite: "Ora devo vivere". Nell’attimo in cui incominciate a lasciarvi coinvolgere nella vita, il vapore fuoriesce, e siete salvi. Non è facile: ma la vita ci fa sapere che deve essere vissuta. Meraviglioso!
Perché c’è la morte? Io non so perché c’è la morte. Perché c’è la sofferenza? Vorrei che non ci fosse, ma non so perché c’è. Se passassi la vita a cercare le risposte a questi interrogativi, non vivrei mai.
Però a quelli che vengono da me dico che so qualcosa della vita. C’è una cosa chiamata gioia, perché io l’ho provata. E c’è una cosa chiamata follia meravigliosa, perché l’ho vissuta. E so che c’è una cosa chiamata amore perché ho amato. E so che c’è una cosa chiamata estasi perché ho conosciuto l’estasi. E so anche – perché ho conosciuto gente che ne ha fatto l’esperienza – che c’è una cosa chiamata rapimento. Oh, mi piace questa parola, "rapimento"! Cercate il rapimento! Mi rifiuto di morire fino a quando non avrò imparato che cos’è!
Perché uno si comporti così, bisogna che faccia molte scelte. Una delle più importanti è "scegliere se stesso".
Scegliete voi stessi.
Finitela di odiarvi. Finitela di buttarvi giù. Abbracciatevi e dite: "Sai, va bene così! Starai perdendo i capelli, ma sei tutto ciò che ho!".
Quando vi riconciliate con le vostre debolezze, ce l’avete fatta! Non sono enormi, sono soltanto una piccola parte di voi.
Dovete scegliere voi stessi. Sono sicuro che coloro che si tolgono la vita, che non vivono, sono soprattutto coloro che non hanno rispetto per se stessi. Non so quando è stata l’ultima volta che qualcuno ha detto questo, ma voglio sottolinearlo: Voi siete un miracolo.

La mia felicità sono io, non tu.

“La mia felicità sono io, non tu,
non soltanto perchè tu puoi essere fugace,
ma anche perchè tu vuoi che io sia ciò che non sono.
Io non posso essere felice quando cambio
soltanto per soddisfare il tuo egoismo.
E non posso sentirmi felice quando mi critichi
perchè non penso i tuoi pensieri,
e non vedo come vedi tu.
Mi chiami ribelle.
Eppure ogni volta che ho respinto
le tue convinzioni tu ti sei ribellato alle mie.
Io non cerco di plasmare la tua mente.
So che ti sforzi di essere te stesso.
E non posso permettere che tu mi dica cosa devo essere…
Perchè sono impegnata ad essere me.”

CITAZIONI DAI SUOI LIBRI :

Io credo che la cosa più importante per una persona ricca d’amore sia che questa ami se stessa.

Gesù diceva: "Se volete cercare la vita, cercatela dentro di voi".

L’uomo ha bisogno di qualcuno che gli voglia bene. Basta una persona sola, purché gli voglia bene davvero, e non sto parlando di grandi scene madri.

Quando si cambia continuamente, bisogna continuare ad adattarsi al cambiamento, e ciò significa che vi troverete sempre di fronte a nuovi ostacoli. È questo che dà gioia alla vita. È quando siete coinvolti nel processo del divenire, è impossibile fermarsi.

Se il mio amore è nevrotico, se è possessivo, se è malsano, non posso insegnarvi altro che un amore nevrotico, ossessivo e malsano.

…Tutti costoro adoperano soltanto gli occhi per vedere ciò che è essenziale, e l’occhio è l’organo più impreciso, più incoerente e più condizionato dai pregiudizi di tutto il nostro corpo. Guardano, ma in realtà non vedono. Forse avvero tutte le cose che vedono sono essenziali, ma l’essenziale è molto, molto di più ed è invisibile all’occhio. Se non siamo attenti, finiremo per fare ciò che dice Maslov: "Se l’unico utensile di cui disponete è un martello, tenderete a trattare ogni cosa come se fosse un chiodo"

Il presente è il dono che Dio vi ha fatto, e il modo in cui l’usate è il dono che voi fate a Dio.

Io incomincio a credere che l’individuo veramente sano di mente è quello che tiene conto di un gran numero di alternative, e specialmente di quelle più vitali; una persona capace di dire: "Se questo non succede, che altro e che altro è possibile?"

Cerchiamo continuamente l’ebbrezza. Non vogliamo soffrire. Bene, voi sapete che c’è molto da imparare dalla sofferenza. Certo, io preferirei imparare e insegnare nella gioia; ma negare che nella sofferenza vi sia un certo valore è un errore enorme.

1.RETTA CONOSCENZA, che vi da gli strumenti necessari per il vostro viaggio.
2.SAGGEZZA, per usare la conoscenza accumulata nel modo che meglio servirà alla scoperta della vostra presenza e del vostro presente.
3.COMPASSIONE, per accettare glia altri, che possono avere una mentalità diversa dalla nostra, con gentilezza e comprensione, mentre con loro e in mezzo a loro percorrete la vostra strada.
4.ARMONIA, per accettare il flusso naturale della vita.
5.CREATIVITÀ, per aiutarvi a capire e a riconoscere nuove alternative e sentieri inesplorati.
6.FORZA, per resistere alla paura e continuare ad avanzare senza garanzie di ricompensa.
7.PACE, per mantenervi centrati.
8.GIOIA, per permettervi di cantare a di ridere e di danzare lungo l’intero cammino.
9.AMORE, che sarà ala vostra guida costante verso il più alto livello di conoscenza di cui è capace l’uomo.
10.UNITÀ, che ci porta al punto di partenza… il luogo dove noi siamo uniti a noi stessi e a tutte le cose.

Cercare l’intimità è un rischio, e può portare sofferenza. Ma solo in una relazione intima riuscirete a vedere voi stessi e a progredire. […] Se voglio conoscere me stesso, non ci riuscirò vivendo solo. Lo scoprirò per mezzo delle vostre reazioni a me… le reazioni di tutti voi, e se tutti sono scontenti di me, allora dovrò guardarmi attentamente.

Freud disse molte cose giuste, e una delle cose che disse è che tanti nostri problemi, tante nostre incapacità di vivere nascono dalla convinzione che non moriremo mai. Crediamo di avere l’eternità a disposizione.

Dove sono finiti coloro che si sposavano e restavano sposati, e tiravano su una famiglia per venti, trenta, quaranta, cinquant’anni? Perché le cose vanno diversamente. Forse perché siamo tutti allevati in giardini recintati. Siamo stati protetti contro la vita. Non ci è stato permesso di vedere che cos’è la vita… come se la vita fosse una terribile bruttura… e per questo siamo stati allevati dietro muri artificiali, in giardini pieni di fiori e di meraviglie. Solo quando arriviamo all’adolescenza, ci arrampichiamo su quel muro e scopriamo di non avere gli strumenti per sopravvivere alla realtà.

Erich Fromm afferma che il guaio della vita di oggi è che molti di noi muoiono prima di essere nati pienamente.

Non potete dare a nessuno al mondo ciò che non avete. Perciò dovete impegnarvi ad avere. […] Se non possiedo la saggezza, posso insegnarvi soltanto la mia ignoranza. Se non possiedo la gioia, posso insegnarvi soltanto la disperazione…

Noi non possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia. Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con i sorrisi.

Mi piace pensare che il giorno della vostra nascita avete ricevuto in regalo il mondo.

Finché lasciate la vita nelle mani di altri, non vivrete mai. Dovete assumervi la responsabilità di scegliere e di definire la vita.

L’intimità non può essere oggetto di aspettative. Non potete avere aspettative nell’interazione con un altro. Nessuno può sempre essere o fare ciò che vorreste voi. Tutto deve giungervi come una sorpresa; se ci pensate, ogni depressione che vi colpisce è causata dal fatto che qualcuno non ha corrisposto alle vostre aspettative.

Le scelte le avete. Potete scegliere la gioia anziché la disperazione. Potete scegliere la felicità anziché le lacrime. Potete scegliere l’azione anziché l’apatia. Potete scegliere il progresso anziché la stagnazione. Potete scegliere voi. Potete scegliere la vita.

I bambini devono imparare che hanno la possibilità di scegliere. Crederanno di poter scegliere soltanto se offrite loro alternative. I suicidi, ad esempio, sono coloro che vedono l’aspetto più limitato della vita, che non hanno scelta.

Penso che dobbiamo insegnare ai bambini l’importanza degli altri, e che il loro mondo non può crescere e progredire senza accettarne altri. Più sono numerosi i mondi che accettano – tutti mondi unici – più possono diventare… qualcosa di più.

Non potrete mai scegliere la vita se prima non imparate a perdonare! Perdonate quelli che vi hanno fatto del male. Imparate a perdonarli. Perché, se non lo fate, allora vi porterete tutte queste cose sulla schiena come albatros morti, che vi appesantiranno. Se imparate a perdonare, potrete staccarvi da dosso questi pesi, e tutte le energie potrete usarle per crescere e diventare splenditi. Quindi non portatevi in giro il vostro passato come un albatros morto. Lasciatelo andare! Imparate da esso e lasciatelo andare.

Dunque, esistono certamente le cose esterne, ma quello che conta davvero è il modo in cui voi personalmente reagite a queste cose esterne. Potete provare la gioia nella disperazione.

Dobbiamo stare attenti a non portare con noi le nostre assuefazioni e i nostri preconcetti, altrimenti vedremo soltanto bruttezza. Vediamo ciò che noi proiettiamo.

Questo è amore. Ecco cosa significa. Significa dividere la gioia con la gente. Quando vedete qualcosa di bello, andate e ditelo.

Quando ignoriamo il passato, siamo condannati a ripetere tutto daccapo.

La nozione secondo la quale può esistere un momento migliore o più opportuno per amare è costata a molti un’intera vita di rimpianto.

Tu sei al centro di tutte le tue relazioni, quindi sei responsabile della stima di te stesso, crescita, felicità e realizzazione. Non aspettarti che l’altro ti regali queste cose. Devi vivere come se fossi solo e gli altri fossero doni che ti vengono offerti per aiutarti ad arricchire la tua vita.

L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.

Se non decidi della tua vita, qualcun altro deciderà per te.

Quando io ti amo e tu mi ami, siamo l’uno come lo specchio dell’altro, e riflettendoci l’uno nello specchio dell’altro, vediamo l’infinito.

L’amore è l’esperienza più salutare, più producente, più meravigliosa della vita.

Quando io ti accolgo nella mia vita, ho quattro braccia anziché due. Due teste. Quattro gambe. Due possibilità di gioia. Sicuro, anche due possibilità di lacrime. Ma io posso essere lì quando tu piangi e tu puoi essere lì quando piango io. Perché nessuno dovrebbe piangere mai da solo.

La felicità non si identifica col raggiungimento di qualcosa che non abbiamo, si tratta di individuare e apprezzare ciò che già possediamo!

State molto attenti con i vostri sogni, perché corrono il rischio di avverarsi!

Ricordate che tutto cambia, soprattutto i rapporti umani, e che per mantenerli
noi dobbiamo cambiare con essi. Assicuratevi di progredire e di crescere
costantemente insieme, ma separatamente.

Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate.
Dovete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c’è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi.

Per tutta la vita ho vissuto in una noce di cocco.
Non è un posto meraviglioso per viverci?
C’era poco spazio ed era buio, soprattutto la mattina quando dovevo farmi la barba. Ma ciò che mi dispiaceva di più era che non avevo modo di mettermi in contatto con il mondo esterno. Se nessuno avesse trovato la noce di cocco o non l’avesse aperta, sarei stato condannato a passare tutta la mia vita lì dentro. Forse a morire lì dentro.
Morii in quella noce di cocco. Dopo un paio d’anni la trovarono e l’aprirono; dentro trovarono me, rimpicciolito e sgretolato. "Che peccato" dissero "Se l’avessimo trovato prima, forse avremmo potuto salvarlo. Forse ce ne sono altri, chiusi dentro come lui."
E andarono in giro e aprirono tutte le noci di cocco che trovarono. Ma fu inutile. Fu tempo sprecato. Di persone che scelgono di vivere in una noce di cocco ce n’è una su un milione. Non potrei dir loro che ho un cognato che vive in una ghianda.

Sono sinceramente convinto che se c’è a questo mondo una persona che noi possiamo toccare totalmente, senza vergognarci, non moriremo mai di solitudine.

Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l’un l’altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l’uno dell’altro. Non sorprende se stiamo morendo tutti di solitudine.

L’essenza dell’educazione non è imbottirvi di fatti, bensì aiutarvi a scoprire la vostra unicità.

Si può dare soltanto ciò che si ha… e l’unica ragione per avere qualcosa è donarla.

A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
a stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui;
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere c’è il rischio di morire;
a sperare c’è il rischio della disperazione e
a tentare c’è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.

Oh, Dio, essere arrivato in punto di morte, per scoprire di non avere mai vissuto.

L’amore non esige perfezione ma impone sincerità.

Impara ad ascoltare. Non impari niente ascoltandoti parlare.

Ringrazio Dio per avermi fatto conoscere le tue parole. Anche lassu’,dove ora tu sei,spero ti arrivi il mio pensiero e la mia gratitudine,Professore; che la pace del grande Padre sia sempre su di te. Ci incontreremo,un giorno.

Ciao

Jvan